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LA SECONDA CASA

 

IL MIO AMBIENTE – LA MIA STABILITA’

LA MIA AUTOSTIMA

 


 

La SECONDA CASA, tradizionalmente associata al segno del Toro, rappresenta, in senso lato, la nostra sicurezza personale. Questa, che è diversa secondo i soggetti, può essere rappresentata dal possesso di “beni“ materiali o dalla capacità di sviluppare qualità e risorse innate, attraverso le quali, acquisire un maggiore senso d’identità e di autostima.
E’ in opposizione alla casa ottava con la quale, comunque, condivide un elemento: il denaro, non più però quello che abbiamo guadagnato con le nostre capacità bensì quello degli altri. In ottava, lo approfondiremo meglio più avanti, avremo a che fare, in un modo o nell’altro, con beni, soldi o proprietà che, sebbene non nostri, dovremo amministrare; un esempio: la possibilità di ricevere un’eredità da parte di familiari o parenti che, se saremo fortunati, potrebbe capitarci di gestire.
Ciò che sperimentiamo nella seconda casa è il concetto del possesso, ciò che intendiamo quando usiamo la parola “
MIO” e coincide con quel periodo della crescita durante il quale il bambino diventa cosciente di essere un’entità distinta dalla madre e non più un suo prolungamento e, inevitabilmente, comprende che ci sono cose che può chiamare le “mie mani, i miei occhi, i miei giochi”.
Ovviamente l’ambiente in cui il bambino si troverà, suo malgrado, a fare questa esperienza “separativa”, influirà moltissimo sul suo carattere e connoterà eventuali atteggiamenti futuri di fiducia o diffidenza, proprio nei confronti di tutto ciò che il significato “ambiente”, casa seconda, rappresenterà per lui nella vita adulta.
Scoprire di essere separati e distinti dall’oggetto del nostro amore, cioè nostra madre che rappresentava per noi, fino a quel momento, tutto il nostro mondo produrrà, nel tempo, quella faticosa crescita per mezzo della quale attueremo l’identificazione e la definizione non soltanto “dell’immagine di noi stessi” ma anche di tutto quello che definiamo “ricchezza personale”.

Tale ricchezza di solito è associata al denaro, attraverso il quale possiamo condurre una vita non precaria e garantirci quel senso fondamentale di stabilità che l’uomo ha sempre cercato fin dalla notte dei tempi ma attenzione, non dobbiamo considerare solo l’aspetto materiale e tangibile perché segni e pianeti in questa casa ci indicheranno anche un aspetto più personale, legato a risorse e qualità innate che ci appartengono e che, una volta sviluppate, saranno l’indicazione del nostro valore personale.
Ad esempio, una seconda casa nel segno dei Gemelli o una seconda casa che contenga, al suo interno, un pianeta come Mercurio può indicare un senso di sicurezza più attinente a un concetto di apprendimento e conoscenza attraverso lo studio più che un accumulo di denaro.
Ci sono persone per le quali essere “ricchi” significa possedere un cospicuo conto in banca,  proprietà  immobiliari o  magari avere un bel corpo da esporre e da sfruttare, mentre per altri il concetto di ricchezza è più intimo e profondo, è una fonte alla quale attingere per accrescere il proprio valore personale.

In sintesi, questa seconda casa, ci procura informazioni su ciò che desideriamo e che riteniamo importante e vitale per il nostro benessere, non solo, può essere anche l’indicatore di attitudini e capacità che potremo sviluppare per realizzare concretamente i nostri desideri.
Il Toro, abita in questo settore e il suo rapporto, così sensuale e carnale, con tutto quello che esprime benessere e stabilità, lo fa sentire a proprio agio in questa casa del “possesso” dove, per essere padroni della propria vita, c’è bisogno di sicurezza materiale e di un proprio spazio personale!

Come vedremo più avanti chi, in un tema di nascita, ha una seconda casa molto forte, cioè con molti pianeti, tende ad essere molto conservatore; infatti l’immobilismo è un’altra caratterista di questo settore e trae origine da un atteggiamento di chiusura nel proprio territorio che spesso è presente in chi ha molti pianeti in Toro o in seconda casa. In questo caso vi sarà spesso una spiccata tendenza a restare chiusi o arroccati entro confini o recinti ben definiti, mentali o fisici che siano, una stabilità che preclude qualunque inclinazione ad invadere ma anche ad esplorare i territori altrui.
Tale tendenza ad una “chiusura” nel proprio ambiente sarà vissuta meno liberamente e serenamente nel caso in cui, all’opposizione, ci sia un’ottava casa completamente vuota. Questo fenomeno di risucchio da un settore sovraccarico a un altro completamente vuoto, innesta una mancanza di equilibrio tra due case opposte, privandole di quella complementarietà che, come sappiamo, funge da catalizzatore tra due tendenze in opposizione. Premesso che tale fenomeno, anche se con effetti diversi, si ripresenterà anche in altre case opposte, in questo particolare caso, scatenerà, non solo un maggior senso di responsabilità e pesantezza economica ma anche un desiderio di varcare nuovi spazi e di uscire dai propri confini.

Diverso sarà il caso in cui le due case opposte siano vuote, tutta la problematica, esposta sopra, non sarà avvertita come una tensione di conflitto tra due tendenze, la persona, pur essendo consapevole del bisogno di procurarsi denaro per aspirare alla sicurezza che ne deriva, attribuirà, a tale necessità, il giusto peso.

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