FUOCO, TERRA, ARIA e ACQUA sono elementi, immagini e concetti provenienti dall’antichità. Sono dentro di noi attraverso i segni zodiacali, ed esistono come polarizzatori di energia e come stati di consapevolezza.
Nel linguaggio corrente spesso utilizziamo molte espressioni che derivano proprio da questi quattro elementi, del tipo: “trovarsi tra due fuochi”, “acqua in bocca”, “darsi delle arie” “terra terra” e questo farebbe pensare che corrispondano a degli archetipi presenti nell’inconscio collettivo, o addirittura alle forze della natura, ai deva, esseri divini e personificazioni dei fenomeni naturali.
Al FUOCO si associano l’Ariete, il Leone e il Sagittario e questi modi di dire sembrano perfetti per ognuno di loro:
“avere il fuoco addosso” per l’Ariete
“ardere d’amore” per il Leone
“il fuoco del cielo gli cade sulla testa” per il Sagittario
Infatti nell’Ariete troviamo il fuoco della generazione che spinge in avanti, parte da una scintilla e diventa fiamma che esplode e viene bruciata senza risparmio, tanto che a volte la caldaia corre il rischio di rimanere a secco. Come segno cardinale rappresenta l’inizio di un ciclo stagionale come la primavera, ed è un’energia trasformatrice sempre alla ricerca di nuove strade.
Nel Leone troviamo il fuoco della concentrazione, fuoco fisso, disciplinato e continuativo e che, nel dirigere luce e irradiamento, li trasforma in calore, in generosità, in brillantezza. Rappresenta il culmine di una stagione e la ferma volontà di esprimere il proprio Io. Qui l’irradiamento è diretto in particolare verso esperienze centrate sul rafforzamento della propria identità personale.
Nel Sagittario troviamo il fuoco della distribuzione, che desidera innalzarsi, espandersi fino al cielo e illuminare lo spirito. Rappresenta la fine di un ciclo stagionale e l’inizio di un altro e per questo il suo spirito è quello del cambiamento e dell’adattabilità. Questo è il fuoco della mente che trasforma e integra le idee. La frase scritta sopra si riferisce a Giove, suo governatore, e al fulmine che tiene in mano che, alle volte, può anche cadere in testa…
La TERRA, che segue sempre al fuoco nel tradizionale ordine degli elementi, mette l’individuo in stretto contatto con il senso e la realtà del mondo materiale, simboleggiando la stabilità e la continuità.
La terra sostiene, dona, mantiene la forma. E’ incarnata nel Toro, nella Vergine e nel Capricorno, ed è sempre lì a costruire, a perfezionare e a cristallizzare.
“Avere i piedi per terra” è una tipica espressione dei tre segni.
Nel Toro, che è un segno fisso, la terra è concentrata, e questo perché deve dare sostanza e profondità agli impulsi dell’Ariete, il segno che l’ha preceduto. Pertanto il Toro è quello che maggiormente può difettare di mobilità, ma in compenso è quello che ha la più grande capacità di produrre. Inoltre è molto realista e soggiace alle suggestioni dei propri sensi. A volte alcuni punti di vista ostinati possono farlo apparire “raso terra”.
La Vergine, contraddistinta dalla mutevolezza, è prudente, disciplinata e laboriosa. In lei le sensazioni sono intellettualizzate, a lei spetta il compito di dispiegare nello spazio la creatività Leonina. Può però cadere nella routine e diventarne schiava. Il senso della realtà e la sua capacità di analisi le conferiscono una mentalità critica, a volte ristretta e ostinata “nel vedere solo gli alberi e non la foresta”.
Nel Capricorno, un segno invernale che con la sua resiliente determinazione permetterà alla nuova vita di nascere, il processo più marcato è quello della cristallizzazione e concretizzazione di ciò che il fuoco del Sagittario ha fatto nascere. L’efficienza è notevole, la costruttività in aumento, la facoltà di valutare i limiti consente di costruire solide fondamenta che reggeranno un grande edificio. La visione rispetto agli altri due segni è più estesa e il pensiero si astrae più facilmente, pur restando comunque collegato al reale.
“Mettersi in ginocchio” può essere l’espressione di un Capricorno nella sua funzione più elevata.
Gemelli, Bilancia e Aquario appartengono all’elemento ARIA, e rappresentano un punto di equilibrio nel ciclo di passaggio tra luce e oscurità. L’aria, oltre ad essere impalpabile, è il grande agente della diffusione e della propagazione delle idee e del pensiero, qui troviamo la percezione, il ragionamento, la capacità di connettere, tutte funzioni mentali. Dall’aria dipendono i mezzi di comunicazione, la socialità, la sottigliezza e il senso dell’armonia e della obiettività. Nei temperamenti dei segni d’aria troviamo la possibilità di vedere le cose con un certo distacco e una notevole capacità d’astrazione. A volte questo elemento procura nervi fragili, e spesso il grande bisogno di attività che li pervade nasconde un’agitazione di fondo.
Nei Gemelli, segno mutevolissimo, l’aria è frizzante, dialoga, ride, gioca con le parole e fa continui esperimenti. La sua tipica espressione” Non farsi mai mancare l’aria”.
Nella Bilancia, sempre potenzialmente pronta a far nascere qualcosa, l’aria si impegna, assume un senso estetico, cerca di distendere i rapporti e, se va male, “s’invola nell’aria” e ricomincia…
Nell’Aquario, segno fisso, “stare con la testa per aria” aiuta a salvaguardare la propria libertà, e per manovrare meglio l’astrazione si usa a ogni piè sospinto la parola “comunicazione”.
Compongono infine la triade dell’ACQUA il Cancro, lo Scorpione e i Pesci. L’acqua è il principio di nutrimento e protezione e la sua primaria funzione è il sentire. A questo elemento appartiene il regno delle emozioni, delle sensazioni, dei sentimenti, in fondo quello più vicino all’inconscio. Alcuni psicologi infatti usano l’espressione “lago dell’inconscio”, anche se Arrojo sostiene che spesso questi segni, pur così sensibili ai poteri dell’inconscio, non sono del tutto consapevoli di ciò che li spinge davvero. Inoltre è proprio questo elemento quello più legato alla memoria, e come è noto ci sono teorie che parlano della “memoria dell’acqua”.
All’acqua “apparentemente cheta” attribuita al Cancro, iniziatore di un ciclo, corrisponde l’acqua viva dei fiumi. Psicologicamente è un’acqua che rappresenta la gestazione, l’abbondanza e la maternità. L’Acqua del Cancro segue l’influenza della Luna, la signora del segno, che mescola ciò che è con ciò che appare, e che spinge a fare come le maree: ritrarsi, rientrare…perché la forza dell’acqua è stupefacente!
Nel segno fisso dello Scorpione invece l’acqua erode, scava, marcisce, deteriora, purifica e, se tutto va bene, trasmuta originando la rinascita che in fondo è la ragion d’essere di questo segno: l’aquila che spicca il volo. Un’acqua scura, potente, profonda, liquido seminale che feconda e che erotizza…
Alla grande adattabilità dei Pesci, appartiene l’acqua dell’oceano che ne spiega l’ampiezza dell’essere e al tempo stesso la difficoltà a scoprire i propri limiti. L’intuito è straordinario se l’elemento che li domina è vissuto bene…ma al contrario un pesce “può barcamenarsi” o peggio ancora “pescare nel torbido”, “cambiare le carte in tavola” o “fare un buco nell’acqua”. In questo segno più che negli altri è viva la sensazione di essere trascinato dalla massa oceanica e allora è necessario fondersi, dilatarsi ed entrare in simbiosi con questa forza così straordinaria.
da Moderno trattato di astrologia di Bernard Crozier